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museo frantoio panizzi

museo frantoio panizzi

  • 等级:4A
  • 地址: 暂无
  • 开放时间: 暂无
  • 景点印象

  • corradoo_12
    oltre che al museo che gronda do storia vera vissuta il sig. Panizzimi ha offerto di assaggiare il suo olio e credetemi e' una vera poesiail profumo che si sprigiona assaporandolo sul pane grezzo e' inebriante ottimo. italiano e fatto con le nostre olive.
  • Kia27
    Abbiamo deciso di visitare il museo, per caso. Ed è stata una piacevolissima sorpresa.Cicin, con la sua immensa passione ti trasmette entusiasmo nell'ascoltare le sue spiegazioni e imparare com'era e com'è la vita a raccogliere olive e frangerle.Ci ha portato a vedere il vecchio frantoio che ora è il museo, con tutti gli oggetti usati all'epoca e con un bellissimo dvd dove si vedono le immagini della loro raccolta delle olive di qualche anno fa e poi il nuovo frantoio, che viene utilizzato ora.Molto interessante anche per i bambini non si annoieranno di sicuro!! Poi finita la visita siamo entrati nel negozietto con tutti i loro prodotti, dall'olio alle olive in salamoia al patè alla crema di pomodori... Si ha anche la possibilità di assaggiare il tutto.... E la qualità è davvero eccezionale... Un olio così buono che mangiato anche senza pane non raschia alla gola è incredibile. Vi consiglio di acquistarlo anche nella bottiglietta più piccola se si vuole... Ma ne vale la pena!!
  • corborant
    Il museo di Panizzi Cicin a Badalucco, con la sua storia dell' olivicultura e della tradizione olearia, nella terra della taggiasca, ci permette di comprendere la stroria millenaria del popolo ligure. nel contempo ci permette di capire che l'olio extravergine che acquistiamo pr pochi euro al supermercato è un'altra cosa rispetto all'olio di taggiasca che si produce in Valle Argentina.
  • FunAndFoodBlog
    Ci siamo fermati per caso causa meteo orribile e ore passate in macchina. Dopo aver visitato lo shop ed aver assaggiato i prodotti locali (meritano davvero!) abbiamo chiesto di poter visitare il museo frantoio (che al momento del nostro arrivo era chiuso). Siamo stati gentilmente accompagnati a visitare i locali (vecchio frantoio dismesso con tanto di museo e nuovo frantoio ad alimentazione elettrica). Una fermata davvero piacevole, gestori davvero gentili e disponibili!
  • AleP77
    Frantoio autentico, vissuto e pieno di storia. Visita al museo accompagnati da Cicin, il simpatico e appassionato proprietario, e i buonissimi assaggi consigliati dalla gentile e disponibile signora. Prodotti di alta qualità, un piacere fare i propri acquisti in un posto così " vero".
  • Barbara-Donet
    Il posto merita sicuramente una bella gita con gli amici o i familiari, è una bella occasione per tornare indietro nel passato. Nell' entroterra di taggia, come anche in taggia la tradizione delle olive e della produzione dell' olio è molto importante.
  • Zarpon
    Atmosfera da medioevo e assaggini da favola ,il patron Cicin e troppo simpatico ,e la materia prima ,l olio e una meraviglia,grazie
  • marcoreyna
    abbiamo visitato il museo molto interessante con molti oggetti ancora da catalogare ,cin cin ci ha mostrato il video su come veniva prodotto l'olio,ci ha offerto dei fiori di zucca ripieni dimostrandosi molto gentile.Abbiamo comperato dell'olio,del pate',olive ,miele,spezie.tutto ottimo
  • corborant
    Il Museo permette di osservare antichi frantoi oleari ben conservati e attrezzature varie della civiltà contadina, specialmente olivicola, che meritano studio ed attenzione. il museo è consigliato per visite scolastiche e di studio. L'attiguo frantoio, di tipo tradizionale a freddo con la pietra, di cui è consigliabile la visita durante e lavorazioni tardo autunnali - invernali, oltre ad essere molto interessante permette l'acquisto di ottimo olio extravergine di oliva taggiasca. Nel tipico negozietto si possono acquistare tutto l'anno le famose olive taggiasche in salamoia, oltre ad altre tipicità liguri.
  • vittorias888
    anche quest'anno abbiamo raggiunto Badalucco per fare scorta di olio e salsine varie. Come sempre è stato piacevole rivedere "Cicin" la sua accoglienza, i suoi assaggini. Il locale è ancora migliorato con saponi, erbe e balsami. Da Cicin si entra clienti e si esce amici.Torneremo sicuramente per i nostri acquisti e non solop
  • HuguetteR966
    sarebbe piacevole di agiungere gli antenati che si hanno passato nel molino e che hanno usati di questi oggetti per lavorare!non sono mai stati aver problemi quando si sono avuto delle guere?
  • Bellamora65
    Cicin ha ricostruito nel suo frantoio la storia contadina dei nostri luoghi, un piccolo museo. In inverno, nel frantoio si può osservare tutto il ciclo della spremitura a secco delle olive. Da non perdere.Ricordatevi di acquistare oltre all'olio anche il patè di olive o di pomodori secchi.
  • annacri63
    è un posto caratteristico dove ho trovato anche il sapone all'olio d'oliva fatto artigianalmente etantissime altre cose buone e belle
  • roccochiara
    Proprio sulla curva, entrando nel paese di Badalucco venendo dal monte a nord.Ci siamo avvicinati dopo aver fatto un piccolo giretto a piedi nel centro del paese.Un parcheggio per una sola auto, che nel periodo che siamo stati lì, si sono succedute parecchie per caricare gli acquisti fatti nello shop, ben strutturato.Ci si accede in un grande salone, tipo un ampio garage, dove su un tavolo ci sono alcuni prodotti costruiti con legno d'ulivo, un vecchio carro, usato come espositore di oggetti in terracotta, libri, miele...Un altro tavolone con tantissime pubblicazioni, locandine, depliant...L'ampia cucina (che come il negozietto con vista del torrente Argentina, che proprio in quel punto crea come una piscina naturale).Nel grande salone è esposto una macina di frumento, a volte utilizzato ancora.Alla nostra richiesta di visitare il museo, siamo stati accompagnati in un edificio vicino, scendendo una discesa verso un cortiletto.In un ambiente, dove è raccolto di tutto un po', una grande macina per olive alimentato ad acqua, ma attualmente non funzionante. Ci è satato fatto vedere un video-documento, che descrive tutta la lavorazione manuale delle olive taggiasche, fino al prodotto finale dell'olio.In due mobiletti-teche sono raccolti documenti riguardanti la fabbrica di famiglia.La simpatia di Gio Batta Panizzi ci ha letteralmente contagiato, ci ha raccontato il suo sapere con buona dimestichezza e pazienza.La visita si è conclusa con l'acquisto di alcuni prodotti (è quasi inevitabile!), l'assaggio degli stessi, accompagnati con acqua fresco messa a disposizione, e seduti al tavolo della cucina, sorseggiando un buon caffè fatto dal padrone di casa.Merita una capatina!
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