bbinder
I had no idea that there were so many trades carried out by bicycle. Now I know because all the bikes are here along with the implements used by the tradesperson. Firemen, carpenters, writers, blacksmiths, etc. It's all there.
匿名
This was one of my favorite museums, simply because it is so unique. Although there were not any English guides available, you can learn so much by taking a few minutes to look over each bike.
LellaP597
Only by chance we heard about this special museum that is run by volunteers who have known or are friends of the special man who has been collecting all these unusual bicycles. In total you see 80 bicycles that were actually used by teachers,doctors,fishmongers,firemen,shoemakers and barbers,and many more,all perfectly preserved and found around Italy from 1920 on. One of the volunteer will be happy to show you these unusual bikes and give you a bit of history.It is a museum very much seen by school groups of the area,but I personally think that also grown up people like us would love it!
30StefanoC
Abbiamo visitato molti musei nella nostra vita, ma devo dire che pochi ci hanno colpito come questo. Sembra proprio di essere catapultati in un'altra epoca. La quantità dei materiali reperiti ed esposti in questo piccolo nuseo ci ha incantato. La guida che abbiamo avuto è quanto di meglio si possa desiderare per la preparazione e per la minuzia di spiegazioni. Consigliamo la visita a quanti si trovino anche di passaggio a Fabbriano.
Marsala71
Molto carino ed interessante. Curioso anche per i bambini che potranno divertirsi ad indovinare a chi appartenevano le bici sulla base degli accessori presenti
204veronicas
Un interessante piccolo museo, un viaggio nel tempo.Molte le biciclette esposte, ognuna con un perfetto allestimento d'epoca.
f-de-f
semplice, inaspettato, vero, un mondo che forse abbiamo dimenticato, ma che è dentro di noi. Questo museo va assolutamente visto!
stella75pie
Abbiamo visitato il museo dei mestieri, interessante ma mantenuto maluccio per essere gestione privata.
Athena22_11
Originale, si presenta ben curato, ottimo per chi cerca un ' alternativa simpatica e soprattutto per chi ama la storia.
Fede719
Partiamo da Porto Sant'Elpidio il giorno dell'epifania, sole fantastico temperatura gradevole ascoltando il consiglio di un'amica che ci era già stata... Direzione Fabriano museo dei mestieri in bicicletta.... Beh che dire è una vera sorpresa ... Interessante, bello, spettacolare e soprattutto tutto ben curato nei minimi particolari. Fa da guida un fantastico volontario anziano ma solo sulla carta d'identità... Perché mentre spiega e piacevolmente racconta ciò che abbiamo sotto i nostri occhi, riesce a non farci mai annoiare, anzi ci coinvolge tantissimo!!! Il prezzo è irrisorio e credete una visita la merita davvero, è un salto in un passato che non solo abbiamo completamente dimenticato, ma per certi versi non ci rendiamo conto nemmeno sia mai esistito!!! Stupende e davvero disarmanti le biciclette da corsa d'epoca ... Cose da non credere ...se pensi al costo e alla struttura di quelle attuali!!! Buona visione:)
MichieFidda
la guida è stata molto brava nel mantenere alto l'interesse del gruppo, probabilmente perchè abituato con scolaresche (il nostro era invece un gruppo in prevalenza di adulti).presenza di macchinari molto interessanti, utile anche le demo di funzionamento di alcuni di loro
carlocO8688PX
Per chi ama la bici come me, visitarlo, è obbligatorio, se non altro per conoscere chi lo cura che, con la passione che ci mette (e ci ha messo) ti fa amare ancora di più questo umile mezzo di trasporto (il museo ê frutto di una ricerca privata e soprattutto dal "volontariato" dei responsabili)...BELLISSIMO!
EasyRoadToEurope
Bellissimo viaggio nella storia attraverso le 82 biciclette che ricostruiscono il vecchio mondo dei mestieri dall'Ottocento ai giorni nostri
PastoreErrante
Ci sono dei Musei che ogni descrizione sarebbe inefficace a dimostrarne l’unicità: uno di questi è il MUSEO DEI MESTIERI IN BICICLETTA a Fabriano.Il Museo raccoglie 70 biciclette rigorosamente originali, tutte provenienti dalla collezione del sig. Luciano Pellegrini che in anni e anni, per mestiere, aveva raccolto a bordo di una biciletta pelli e ferri vecchi in casolari e paesini delle campagne fabrianesi.Biciclette di ogni tipo, vere "botteghe" di uomini che sulle due ruote hanno vissuta una intera esistenza lavorativa, si susseguono nei diversi ambienti del museo in un continuo di scenografie cinematografiche.Il percorso del museo rivela, nella piena drammaticità che lo sforzo della bici richiedeva, la fatica della vita quotidiana tra i primi decenni del ‘900 e il dopoguerra, quando gli italiani, sfruttando l’inventiva che solo noi possediamo, in un periodo dove tutto era distrutto hanno saputo ricominciare a vivere una vita dignitosa.In quegli anni difatti la bicicletta serviva ad artigiani come maniscalchi, arrotini, gelatai, medici, farmacisti, preti e commercianti di ogni genere, per spostarsi tra i vari paesi e svolgere la propria attività, nelle piazze e nelle strade, direttamente “a domicilio”.Parliamo di mestieri naturalmente poveri, come povero era il mondo delle realtà delle campagne italiane, in cui gli oggetti quotidiani si usavano e si riparavano fino al loro limite massimo, spesso riadattandoli per altri usi e per una nuova vita.La ricostruzione degli attrezzi del mestiere è rigorosa e si possono ammirare i ferri del mestiere di cui i nostri nonni spesso ci parlavano nei loro racconti di gioventù: lo strumento per grattare il ghiaccio e fare i primi gelati appunto la “grattachecca”, il calderone per farei dolci, la valigia dello scrivano da libro Cuore, la dispensa del farmacista, il corredo del prete; il tutto naturalmente a cavallo di una sella della bicicletta.I mestieri dell’arrotino, del barbiere, del castagnaro, del lattaio, rivivono in uno spaccato di storia italiana a partire dagli anni venti fino agli anni sessanta, con un risultato a dire poco cinematografico e avvincente.A completare il fascino e l’unicità del museo, è l’abilità, la cultura e la passione che la guida dimostra nell’accompagnare il visitatore nella passeggiata: le spiegazioni tecniche e le narrazioni sulle tipicità e sulla rarità degli strumenti che solo un occhio attento e conoscitore possono riuscire a valorizzare.Insomma, avrò visitato centinaia e centinaia di musei in lungo e largo in Italia e all’estero, ma un museo così particolare davvero non l’ho mai visto.Il biglietto infine è davvero simbolico: 2,50 euro.
ivob692
da vedere assolutamente. Esemplari originalissimi e credo oggi introvabili altrove. Guida/custode informatissima e molto disponibile.Allestimento azzeccato. Complimenti!