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grotta di val de' varri

grotta di val de' varri

  • 等级:5A
  • 地址: 暂无
  • 开放时间: 暂无
  • 景点印象

  • RobertM317
    The site has a double cave entrance. One has evidence of Prehistoric man and the other is protected by a sealed door to preserve the original cave structure. Reservations are required.
  • giorgio20otto
    Vedere per credere, suggestivo anche il ramo sinistro del quale non troverete foto su internet; ottimamente illuminato con un percorso comodissimo che vi porterà fin nella sala della confluenza. Consiglio di andarla a visitarla anche in primavera o in autunno, con la presenza di acqua nella zona di ingresso potrete ammirare la cascata in prossimità dell'inghiottitoio.
  • Ambientalista2014
    Alcuni hanno definito Val de' Varri il Trentino del Lazio come ad esempio Storace...chissà saranno state parole di circostanza nel corso dell'inaugurazione delle grotte... cmq per chi è amante della natura e accantona stravizi nell'intento di godersi serenità e tramonti verso Valle si consiglia una passeggiata in questo territorio incantato. Si tratta di una vallata di circa 12/14 km situata nel Comune di Pescorocchiano che parte dalla frazione di Leofreni sino ad arrivare nei pressi del paese di Castelvecchio. La Valle rinomata per la raccolta del fungo porcino è sensazionale per la presenza dell'affascinante Inghiottitoio sul quale si estende il paese di Leofreni. BEATI COLORO CHE POSSONO VIVERLA anche perchè i servizi lasciano a desiderare ed è difficile soggiornarvi. Resta il fatto che appena con un'ora si può raggiungere da Roma e con mezz'ora circa da Rieti ed Avezzano. Ma chi passa a Val de' Varri ed ha anche piacere di tuffarsi nella storia dovrebbe spolverare le memorie di San Tommaso da Celano. Il frate vissuto a Val de' Varri, nel 1215 conobbe e visse a stretto contatto con San Francesco d'Assisi, ad egli si deve la pura ricostruzione della biografia del frate assiniano su richiesta di papa Gregorio IX. A Tommaso da Celano, artefice di numerosi scritti e divulgatore della parola di Dio in Gemania (missione volontaria dalla quale scaturì la costruzione di ben 4 monasteri) fu affidato il Convento delle Clarisse di San Giovanni che sorgeva alto sul monte San Angelo a circa 2 km dalle Grotte (restano ora pur troppo solo frammenti di mura del 1100' circa). All'interno del portentoso convento vi era la piccola chiesa di San Giovanni e nella struttuta visse il resto dei suoi anni (morì nel 1260 ca) San Tommaso la cui figura ha reso permanentemente religiosa questa terra. Alla sua morte numerosi pellegrini continuarono per anni a visitare il Convento per venerare il Santo nonostante fosse rimasto abbandonato dalle clarisse per i numerosi saccheggi causati da scorrevie di briganti e battaglioni.Persone devote, per circa tre secoli, prese dallo splendore di Val de' Varri ed infatuati dalla miracolosa tomba protetta dal cielo stellato vi accedevano con forte devozione. Ulteriori saccheggi hanno indotto papa Leone X ad autorizzare la trafugazione di san Tommaso nel convento di San Francesco di Tagliacozzo per far si che le sue spoglie continuassero ad essere custodite. Andate a Val de Varri (varro sta per quercia) respirerete aria incontaminata, caricatevi di energia ed apprezzate avvolti dalla natura spontanea quella solitudine che in realtà non c'è....lì potrete dare spazio alle vostre riflessioni e concedervi senza fretta momenti semplici e di puro relax. Val de' Varri è stata terra di religione lavorata con orti a giardino da contadini che con spirito di sacrificio erano legati da forti valori come pace e fratellanza. A Val de' Varri caseggiati partivano sparpagliati dal Monastero e si estendevano lungo il territorio marsicano. Val de Varri è uno spettacolo della natura: è montagna, tramonti, castagneti, cerqueti..è resti di dove diede il suo contributo prezioso un amico francescano umile e dotto che racconta le ultime parole di San Francesco tra le braccia di un discepolo di cui non vuole fare il nome, è religione ed è posto per gente allegra pacifica ed amante della natura. L'Inghiottitoio è affascinante ma le sue risorse non sono sfruttate al meglio poichè i lavori nello stesso hanno permesso un tragitto di esplorazione limitato rispetto alle potenzialità dettate da natura. Cmq Adulti in buona salute possono visitare le grotte in maniera più rigorosa per mezzo di un percorso di 4 ore in compagnia di due speleologi. Che aspettate, armatevi di stivaloni e godete del mix di immagini dato da fiumi sotterranei, laghi, rocce, pareti colorate etc etc.. Dimenticavo almeno gruppi da otto persone e cmq non bisogna essere atletici. Saluti
  • GianlucaD73
    Io ho una casa a Nesce e quindi le grotte le conosco bene per averle visitate "di nascosto" prima dell'apertura tanti anni or sono, fin dove era possibile accedere, e 3 volte dopo l'apertura. Purtroppo la zona non offre molto, se paragonata ad altri posti in Italia, ma offre silenzione, tranquillità, relax lontano dalla frenetica vita cittadina. Magari una gita Lago Salto, Lago del Turano, Grotte Val de Varri, L'Aquila e dintorni ci può stare assolutamente. La grotta è visitabile su prenotazione contattando la Pro Loco o il comune. La grotta di Val Dè Varri è uno dei principali inghiottitoi dei monti Carseolani. La visita principale, per i "comuni mortali" si divide in 2 parti in 2 ingressi separati dove si scende di parecchi metri e dove si può vedere e udire un piccolo torrente che si tuffa all'interno.Sono stati costruiti comodi sentieri in metallo con scale e appoggi. La visita dura in totale circa 40-50 minuti. Il costo è di circa 8-10 euro. Un'altra visita per i più esperti e curiosi è possibile su appuntamento, con attrezzature fornite e una durata di circa tre/quattro ore (700-1000 metri) entrando nel cuore delle grotta, lunga oltre 12 Km molti dei quali inesplorati.Non tutte le parti sono possibili di visita, ci sarebbe ancora molto da lavorare se si riuscissero a fare i lavori. DENTRO LA GROTTA FA FREDDINO ed è umida: circa 8 gradi costanti. Attrezzarsi quindi con una felpa o giacca. La grotta è aperta al pubblico:-domenica nei mesi di marzo, aprile, maggio, ottobre e novembre.-Sabato e domenica nei mesi di giugno, luglio e settembre,-tutti i giorni nel mese di agosto.INFORMAZIONI E PRENOTAZIONIComune di PescorocchianoVia Monte Carparo n.1 Pescorocchiano (Ri)Tel 0746/338270Link: http:// www.comunepescorocchiano.rieti.it/grotte_varri/varri/index.htmlmail: pescorocchiano@tiscali.it prolocopescorocchian@libero.it Coordinate geografiche: Latitudine 42° 11’ 24” N ~ Longitudine 13° 08’ 09” E (biglietteria) ~ Q. 850 mt s.l.m.
  • Fungarolo
    Avendo casa lì le Grotte le ho visitate prima e dopo i lavori di apertura e ancora oggi quando capita un giro lo faccio sempre. Secondo me è un posto che bisogna visitare. Immerse nel verde e organizzate bene fanno passare qualche oretta lontano dai pensieri! Anche se sono solo ad un oretta da Roma sono conosciute ancora da pochi, le consiglio a tutti!!
  • Estasidelcibo
    Nota per sentito dire da molte persone del luogo ma visitata soltanto da una elite di persone.Splendida la recensione scritta da Flavia che esprime egregiamente le bellezze del luogo. Punta dolente il fresco/eddo, munitevi di felpa altrimenti la bronchite è assicurata
  • 19Sunshine89
    Definita l' "inghiottitoio" dagli abitanti del luogo, questa splendida grotta in cui nei millenni si è raccolta l'acqua è formata da due rami, uno attivo e uno ormai fossile, che si ricongiungono più a valle in un lungo tratto (circa 2 km) ancora inesplorato. Entrambi i rami sono visitabili per circa 700 metri (con un dislivello totale di circa 150 metri) ed il paragone che ne scaturisce è straordinario: da una parte il lavoro che ancora sta compiendo l'acqua, dall'altra il risultato finale con stalagmiti e stalattiti di ogni genere e forma. E' inoltre possibile fare un passo in più e addentrarsi per altri 700 metri circa con l'aiuto di uno speleologo in un'escursione guidata di circa 4 ore.Consiglio vivamente la visita anche più volte nel corso dell'anno dato che la quantità e l'impetuosità dell'acqua nel ramo attivo varia notevolmente in funzione delle pioggie.Unico appunto da tenere presente è la temperatura costante circa pari a 8 gradi in entrambi i rami (quello fossile è leggermente più freddo, quello attivo essendo "aperto" risente della temperatura esterna) che non compromette comunque la visita estiva con una maglietta o una semplice felpa.
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